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EMDR

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DESENSIBILIZZAZIONE E RIELABORAZIONE ATTRAVERSO I MOVIMENTI OCULARI

Oltre alle tecniche sistemico relazionali ho da alcuni anni integrato l’approccio EMDR con il quale sto ottenendo ottimi risultati per tutti i disturbi e le questioni vitali che troverete di seguito. La “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari” (Eye Movement Desensitisation and Reprocessing) è un trattamento psicoterapeutico mirato a risolvere la presenza di traumi psicologici dovuti ad eventi singoli o ripetuti, gravi o più lievi nella storia delle persone, che lasciano la loro traccia nelle sofferenze - sintomi del presente, restringendo il futuro e le prospettive di vita di ciascuno.

Come mi sono formato e mi formo ancora?

Dal 2014 ho seguito i corsi di formazione della Associazione “EMDR Italia” conseguendo alla fine del 2016 il titolo di Practitioner, esperto in terapia EMDR. Ulteriori corsi e formazioni li frequento ogni anno come formazione continua.

Cos’è un trauma psicologico?

In Psicologia la parola trauma, dal greco “ferita”, indica, per trasposizione dalla medicina, gli effetti sulla psiche di eventi dolorosi sperimentati. In modo più accurato si può dire che non ogni evento che comporta il rischio della vita o umiliazioni ripetute può avere conseguenze "traumatiche" su di noi. Ci vogliono diversi fattori concomitanti per definire un evento o una serie di eventi come traumatici per chi li vive o vi assiste.

  1. Gravità dell'evento stressante
  2. Grado di vulnerabilità del soggetto
  3. Età del soggetto
  4. Riconoscimento dello stress o misconoscimento da parte del soggetto e degli altri significativi
  5. Tipo di reazione del soggetto
  6. Possibilità o meno di condividere il dolore
  7. Unicità o ripetizione dell'evento stressante.

E' l'insieme di questi fattori, intensi e concomitanti, che ha un effetto che può essere definito "traumatico" e su questo esito può intervenire lo psicoterapeuta con il metodo EMDR.

A cosa serve l'EMDR?

Nell’ambito delle sofferenze e delle psicopatologie applico l'approccio EMDR nei casi di ansia, elaborazione del lutto, problemi della crescita che sono all’origine della mancanza di autostima, fobie specifiche, attacchi di panico, disturbi sessuali, depressione e dipendenze varie.

Secondo M. Dworkin (2005/2010, La relazione terapeutica nel trattamento EMDR, Raffaello Cortina Editore, pp. 246 ss.) e molti altri autori l’efficacia dell’EMDR é comprovata per le seguenti categorie di pazienti:

  • Veterani di guerra
  • Fobie e attacchi di panico
  • Vittime della criminalità
  • Persone che soffrono di un lutto eccessivamente prolungato
  • Bambini e adolescenti con sintomi post-traumatici
  • Vittime di aggressioni sessuali
  • Vittime di disastri, naturali o causati dall'uomo
  • Vittime di incidenti, interventi chirurgici e ustioni
  • Vittime di violenze coniugali o sessuali
  • Pazienti ad ogni stadio della dipendenza da sostanze stupefacenti, giocatori d'azzardo patologici
  • Persone affette da disturbi dissociativi
  • Persone impegnate nel lavoro, arte e sport che cercano un supporto per lo sviluppo e ampliamento delle loro prestazioni
  • Pazienti con disturbi somatici o somatoformi incluso il dolore cronico
  • Pazienti con diagnosi di PTSD e altre ancora
  • Persone che vogliono smettere di fumare

Nell’ambito della crescita e sviluppo personale l’'EMDR è un ottimo metodo anche per rinforzare le prestazioni in ambito professionale, sportivo e sociale lavorando su scenari futuri desiderati previa individuazione e installazione delle risorse personali disponibili.

Che base scientifica ha l’EMDR?

Negli ultimi anni ci sono stati più studi e ricerche scientifiche sull’EMDR che su qualsiasi altro metodo usato per il trattamento del trauma e dei ricordi traumatici. I risultati di questi lavori hanno portato questo metodo terapeutico ad aprire una nuova dimensione nella psicoterapia.

Come funziona l’EMDR?

Attraverso la raccolta della biografia del paziente si predispone un piano di lavoro dettagliato, prima fase, e in seguito si prepara il paziente offrendogli una adeguata informazione e psicoeduczione, seconda fase. Poi si procede affrontando uno alla volta gli eventi - bersaglio individuati in relazione alla domanda terapeutica iniziale. In ogni elaborazione il paziente si concentra sul ricordo dopo averne indagate le componenti cognitive, affettive, immaginative e somatiche. La desensibilizzazione avviene mediante diversi set di stimolazioni oculari (ma anche tattili e uditive) bilaterali. Al termine di ciascuna il paziente condivide quanto osserva nella sua mente e nel corpo. Si procede fino a quando non emergono altri ricordi, sensazioni ed emozioni e il disturbo si è affievolito a sufficienza.

L’EMDR permette quindi di rendere meno dolorosi i ricordi traumatici non precedentemente elaborati e così alleviare e far scomparire sintomi e patologie psicologiche del presente. Io e i miei pazienti testimoniamo l’efficacia di questo trattamento. Moltissime sedute sono state per me emozionanti e mi hanno mostrato la grandezza sorprendente della mente umana e della sua capacità di autoguarirsi entro una relazione terapeutica efficace.

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