
Consulenza psicologica
METTERE A FUOCO I PROPRI OBIETTIVI DI VITA
Il counselling psicologico (in italiano consulenza psicologica ma è di comune uso l'espressione inglese counselling o americana counseling) è la relazione di aiuto richiesta allo psicologo in cui in cui la problematica di partenza non è una sintomatologia definita o una diagnosi di patologia ma la messa a fuoco di obiettivi di vita che la persona da sola fatica a realizzare e che con l’aiuto dello psicologo psicoterapeuta si spera di poter raggiungere. Lo psicologo psicoterapeuta, a differenza del solo psicologo o di altre figure professionali non normate (counselor, coach e altre) dispone degli strumenti e della esperienza che lo aiutano a considerare l’intero quadro della personalità del cliente che chiede aiuto per specifici obiettivi. Lo psicologo nel counselling non si sostituisce al cliente fornendo consigli sui contenuti dei problemi presentati ma costruisce le condizioni per cui la persona giunge in autonomia a raggiungerli. Lo psicologo si occupa più del processo che dei contenuti.
Scelte di vita
Scegliere non è mai facile, ma a volte diventa faticoso e quasi impossibile, e può portare la persona imbrigliata in queste difficoltà a stati di profonda prostrazione se non a sviluppare vere e proprie psicopatologie. Per questo al sorgere di difficoltà percepite come insormontabili nel processo decisionale è bene rivolgersi allo psicologo psicoterapeuta per essere accompagnati a costruire le condizioni e a realizzare una buona scelta di vita. Le scelte di vita che maggiormente mi vengono sottoposte riguardano:
- l’inizio di una vita in coppia o di un imminente matrimonio,
- l’orientamento scolastico (perlopiù la scelta della facoltà universitaria o di un suo cambiamento),
- l’orientamento professionale (sostenere o meno una situazione lavorativa stressante, accettare o meno una proposta lavorativa, rimettersi in gioco dopo un licenziamento, ecc.)
Passaggio dall'età giovanile all'età adulta
Le scelte e gli obiettivi di vita si collocano anzitutto dentro il contesto del ciclo di vita della persona. Ogni fase ha i suoi obiettivi normativi (adolescenza, prima giovinezza, giovane adulto, maturità, anzianità, vecchiaia…) che sono stati ben delineati dalla letteratura sociologica, psicologica e pedagogica. La prima domanda che mi pongo ascoltando le persone che presentano tali obiettivi è se siano adeguati al momento di vita che stanno anagraficamente vivendo. Mi capita spesso di orientare e correggere la prima domanda sottoponendo alle persone degli obiettivi che non vedono ma sono tuttavia rilevanti per la loro crescita.
- Ad esempio ad un venticinquenne impegnato da poco in una seconda scelta di percorso universitario che si disperde nella presentazione di problemi di divertimento e di amicalità, ricordai l’importanza di porsi l’obiettivo del raggiungimento della autonomia economica e sociale con l’ingresso nel mondo del lavoro. La consulenza diventò finalizzata a questo obiettivo.
- Al disagio di un uomo, pensionato da poco, che si manifestava in ansie, incubi notturni e strane fobie, proposi un lavoro sulla consapevolezza del momento di sintesi del suo percorso di vita accettando ciò che risultava incompiuto e valorizzando i risultati ottenuti nei decenni.
Supporto alla malattia
Quando una diagnosi infausta irrompe nella nostra vita ci troviamo spaesati e increduli. Perché proprio a me sta capitando questa cosa? Perché proprio a questo mio coniuge, figlio, genitore o amico? Siamo costretti ad un cambio di punto di vista che sconvolge il vivere quotidiano e le aspettative verso il futuro. Ne uscirò? E in quali condizioni? Cosa mi aspetta? La paura della sofferenza e la paura della morte o della diminuzione della qualità della vita si fanno sentire e costringono a cercare risposte non facili da trovare.
- Alcuni si rifiutano di pensarci e si distraggono coi piaceri sensibili o si chiudono nel lamento vittimista.
- Altri si rifugiano nella religione in modo equilibrato (affidamento ad un Dio misterioso e misericordioso che non abbandona mai chi lo cerca) ma anche squilibrato (ricerca di colpevoli, di miracoli, di guarigioni immediate o di certezze soprannaturali).
- Altri ancora riescono a fare appello alle loro credenze profonde sulla vita e sulla morte che non contemplano il supporto della fede religiosa.
Cosa ha da offrire lo psicologo in queste tempeste della vita?
La consulenza psicologica nel corso di una diagnosi o malattia grave offre anzitutto ascolto e possibilità di espressione di emozioni e pensieri difficili da condividere con parenti e amici. E non è poco. Poi permette di fare il punto del proprio cammino di vita e riscoprire il valore e i limiti di quanto si è vissuto fino a qui. Ancora permette di guardare al presente e raccogliere tutte le energie morali e spirituali per affrontare al meglio le sfide della malattia. Inoltre prepara ad affrontare il futuro, vita e morte, con pacatezza e passando dalla disperazione alla speranza fondata sul vissuto quotidiano e sui valori che la persona porta con sé o riscopre in questa situazione.
Non è un cammino facile, come difficile è la vita, ma permette di evitare scorciatoie miracolistiche o disperanti per vivere in modo umano questi passaggi che ci piombano addosso e non possiamo evitare.
Crescita dell'autostima
Mi capita spesso di ascoltare persone che portano come problema centrale una mancanza di stima e fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. In genere non c’è una vera e propria diagnosi psicopatologica che causa tale stato ma solo il retaggio di esperienze di vita che hanno iniettato questo virus psicologico nella mente: “Io non valgo”; “Non sono all’altezza degli altri e della vita” “Non ce la farò mai”. Perlopiù queste credenze negative su di sé e sugli altri (visti come quasi sempre migliori di me) sono radicate nella storia di vita e in particolare nella infanzia e adolescenza. Si tratta allora di rileggere questa storia e trovare le origini di queste malsane credenze e trovare invece i possibili rimedi che vanno tradotti in pratica nel presente. Così con esercizi specifici, passo dopo passo, si può ritrovare una buona e sufficiente fiducia in se stessi e aprirsi da un futuro migliore.
Relazioni familiari
La consultazione familiare è una serie di incontri con lo psicologo finalizzata a raccogliere la domanda che la famiglia esprime in caso di un disagio presente nella stessa, condividere l'esperienza della sofferenza e formulare una prima ipotesi di definizione psicologica del problema o diagnosi per preparare ipotesi di trattamento ulteriore. La prospettiva sistemica ci insegna che il disagio di uno è legato e a volte prodotto dalle relazioni problematiche di tutti. Il disagio personale è però correlato anche a specifici deficit, limitazioni e predisposizioni individuali. Gli incontri familiari (con persone che vivono sotto lo stesso tetto oppure con altri parenti coinvolti) possono essere programmati anche nel percorso della consulenza individuale o di coppia.
Quando è indicata?
- Quando il portatore del disagio è un minore, fanciullo o adolescente, non in grado di esprimere una domanda individuale.
- Quando vi è la presenza di una disabilità psichica, con o senza una specifica diagnosi psichiatrica, che condiziona il vissuto di tutti.
Casi più comuni in cui è indicato un percorso di miglioramento delle relazioni familiari
- Rapporti problematici con un figlio adolescente.
- Problemi di apprendimento di un bambino in età scolare.
- Comportamenti oppositivi e inusuali di un fanciullo in età prescolare
- Disabilità fisica di un figlio minore.
- Problemi specifici dei minori: enuresi notturna, comportamento ribelle e oppositivo in famiglia e(o a scuola, difficoltà di apprendimento, balbuzie, disfunzioni del comportamento alimentare, ecc. Tale intervento è in genere da svolgere in collaborazione con altri attori sanitari e/o educativi.
- Problemi di carattere psichiatrico di un figlio adulto: schizofrenia, disturbo bipolare, depressione maggiore, disturbo ossessivo compulsivo, anoressia e bulimia...
Consulenza alla coppia
La vita di coppia e amorosa sono uno degli assi centrali della vita di ciascuno. Una vita senza amore manca dei colori, delle emozioni forti e del gusto per cui noi esseri umani siamo fatti e che desideriamo al di là di ogni cosa materiale e posizione sociale. La consulenza psicologica dunque si applica bene alla relazione di coppia e alle relazioni familiari più in generale quando diventano fonte di sofferenza e dubbio.
Consulenza alla coppia in difficoltà, quando rivolgersi allo psicologo?
Quando la coppia non ce la fa a dare risposta alle sfide della vita e perde serenità e benessere nel proprio vivere insieme è indicata una consulenza psicologica di coppia per valutare la situazione e proporre un percorso per risolvere i problemi. Non è vero che "i panni sporchi si lavano in famiglia", spesso occorre andare in lavanderia!
- Quando nel tempo un coniuge cresce mentre l’altro rimane fermo e non ci si riconosce più.
- Quando la passione è diminuita e lo stress quotidiano aumenta
- Quando le relazioni con le famiglie di origine tolgono serenità
- Quando si scopre la ferita di un tradimento
- Quando i cambiamenti della vita ci colgono impreparati …
La vita di coppia va incontro ad eventi inaspettati. La rottura di un equilibrio che prima soddisfaceva, l'emergere drammatico di un tradimento, il lento allontanarsi che porta a domande inquietanti sul futuro del legame... sono eventi che non bisogna lasciare alla sole reazioni impulsive, ai consigli degli amici di parte, o peggio alla sola consulenza degli avvocati. Bisogna intervenire e in urgenza e qualcosa si può fare.
Prevenire è meglio che curare
L'amore di coppia, esperienza a cui la maggior parte degli esseri umani aspira, è affascinante e fragile insieme. Nel contesto della nostra cultura è importante una continua revisione e cura del legame che fonda la famiglia. Che si sia sposati, religiosamente o civilmente, che si sia conviventi di lunga data o di transizione, ogni coppia affronta sfide nei vari momenti del suo percorso.
Cause principali del disagio di coppia
- Delusione di uno o entrambi dovuta ad attese non esplicitate prima di iniziare la convivenza
- Disagio dovuto alla evoluzione o trasformazione di uno dei coniugi (spesso la donna)
- Difficoltà di svincolo e giusta distanza dalle famiglie di origine (i classici conflitti con la suocera!)
- Conseguenze di eventi traumatici come malattie, lutti, perdita del lavoro, incidenti...
Consulenza Prematrimoniale
Alle coppie che stanno per sposarsi o iniziare una convivenza offro una serie di incontri (5 o 6) in cui fare il check up della loro unione dal punto di vista affettivo, relazionale e progettuale. Questo evidenzia punti di forza e di fragilità per poter compiere il grande passo più preparati e motivati.
Consulenza Genitoriale
Quando i figli suscitano problemi che la coppia fatica ad affrontare da sola è opportuno farsi aiutare. In questo tipo di consulenza si fa il punto sulla capacità di co-genitorialità. Cioè sul come i partner lavorano in squadra nell'adempiere il ruolo educativo. Mediante colloqui, test, osservazioni ed esercizi i genitori sono accompagnati a migliorare la loro azione educativa valutandone l'efficacia raggiunta.
Consulenza alla coppia matura
Il tempo del pensionamento non è un tempo da trascurare. Possono emergere nuovi ed antichi problemi nel legame di coppia. Non sempre le gioie e il peso dell'essere nonni si armonizzato con l'esigenza di vivere comunque un sano rapporto di coppia. Il maggiore tempo da passare insieme implica una ritrovata armonia. A volte vengono al pettine nodi costruiti in decenni. Non trascuriamo queste situazioni ma curiamole. E' possibile.
Consulenza alle persone separate
Sono colloqui individuali nei quali si rilegge la storia, si individuano le tensioni e i problemi personali irrisolti e si sviluppano le risorse emotive, cognitive, spirituali e relazionali necessarie ad affrontarle. Quest'ultimo obiettivo è analogo agli accompagnamenti della psicologia dello sport o del lavoro, laddove si aiutano le persone a raccogliere e utilizzare con frutto le energie necessarie a raggiungere un obiettivo.